lunedì 26 ottobre 2009

Sale

Benvenuti e benvenute (qualunque sia la ragione per la quale siete capitati su questa pagina del web, tra le infinite possibilità)!

L'intento è quello di scrivere.
Di comunicare con qualcuno. Qualcuno che abbia voglia di leggere e di ascoltare. Di fermarsi per un attimo, e pensare.

E allora cominciamo dal titolo: IL SALE DELLA VITA.

Sale.
Prezioso minerale. Mare. Terra. Sole. Lavoro dell'uomo. Vie del sale. Carovane. Cammelli e asini. Luccichio. Mercati. Scambi. Contaminazioni di parole e di sapori. Storia. Lunga e incisiva.
Sale. Si scioglie sulla lingua mischiato alla saliva. Cristallizza sulla pelle dopo un tuffo o dopo una fatica. Cambia. Scende dalle montagne per riposare in pozze evaporate. Conserva. Asciuga. Paga. Protegge dal male e dal malocchio.
Senza di lui tutto sarebbe sciapo, insipido, inutile.

Che ciascuno possa trovare, nella vita, il suo sale!

Di metafore alimentari ce ne sono tante e ne parleremo.
Ma penso che questa sia la più importante, in questo momento, in questo paese, sotto questo cielo: che ognuno ricominci, instancabilmente e con fiducia, a cercare il suo sale, un minuscolo cristallo opalescente capace di far tornare la voglia di bere la vita d'un fiato e di lasciare, come il sale sulla roccia, un segno.