mercoledì 24 aprile 2013

Ancora Sale


Sale.

Prezioso minerale. Mare. Terra. Sole. Lavoro dell'uomo. Vie del sale. Carovane. Cammelli e asini. Luccichio. Mercati. Scambi. Contaminazioni di parole e di sapori. Storia. Lunga e incisiva. Sale. Si scioglie sulla lingua mischiato alla saliva. Cristallizza sulla pelle dopo un tuffo o dopo una fatica. Cambia. Scende dalle montagne per riposare in pozze evaporate. Conserva. Asciuga. Paga. Protegge dal male e dal malocchio. Senza di lui tutto sarebbe sciapo, insipido, inutile.
Che ciascuno possa trovare, nella vita, il suo sale.
La cosa più importante, nel presente, nel contesto: che ognuno ricominci, instancabilmente e con fiducia, a cercare il suo sale, un minuscolo cristallo opalescente capace di far tornare la voglia di bere la vita d'un fiato e che lascia, come il sale sulla roccia, come su una veste dopo la danza, una traccia.


Labirinto. Foto di Daria Mascotto. Karnataka, 2011.

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